Il problema della casa - della mancanza di case a buon prezzo, da affittare o da comprare - è una tematica emergente e nel nostro ambito territoriale ha visto una serie di interventi pubblici, articoli apparsi sui quotidiani, sul web. La crisi economica ha contribuito ad acutizzare questo problema che è diventato tale anche per un numero maggiore di persone.
Anche BandieraGialla ha voluto trattare questo argomento con una serie di interviste rivolte ad amministratori pubblici e rappresentati sindacali.
I dati della crisi vengono ben esposti da Mauro Colombarini, segretario provinciale del Sunia a Bologna secondo cui "il numero di sfratti per morosità nella provincia di Bologna sono passati dai 2245 del 2008 ad una stima di circa 3000 per quest'anno, con un incremento quindi del 30%".
Per Giancarlo Muzzarelli, assessore della regione Emilia Romagna alla programmazione, "il segnale più tangibile dell'aggravamento della situazione è dato dall'aumento del numero di famiglie che vivono in affitto in alloggi in cui pagano un canone di mercato e che hanno ottenuto un contributo monetario per sostenere il pagamento l'affitto... Erano circa 20.000 unità nel 2000, sono più che raddoppiate (quasi triplicate) nel 2008...".
Il problema è aggravato anche dal fatto che mancano le case popolari. "E' necessario attivare politiche ben più ampie - afferma Claudio Mazzanti, presidente del quartiere Navile - che mirano al potenziamento del patrimonio pubblico nel settore edilizio: servono assolutamente nuovi alloggi popolari...".
Particolarmente delicata è la situazione in cui si trovano le famiglie degli immigrati dopo l'approvazione da parte del governo del famoso pacchetto sicurezza che, tra altre conseguenze negative, ha anche quella di rendere più difficile la residenza in una città: "Solo l'1-2% della popolazione immigrata è proprietaria di una casa - dice Bouchaib Khaline, presidente del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della provincia di Bologna- il restante 98% entra nel mercato degli affitti e nelle liste per gli alloggi popolari. Di questi alloggi, a Bologna, solo il 5% va agli immigrati".