di Luciano Martucci/
All’inizio del mese è scomparso il professore Pier Cesare Bori, docente di Storia del Cristianesimo dell’Università di Bologna e titolare della cattedra Unesco per il pluralismo religioso e la pace.
Portava avanti dal ’99 un gruppo di lettura e di meditazione Vipassan di origine buddhista nella Dozza i cui benefici consistono nella riduzione dello stress, controllo della rabbia e accettazione delle proprie condizioni.
Qualcuno ha sospettato che dietro questo progetto possa nascondersi qualcosa, infatti sul numero di maggio del giornale “Piazza Grande”, il giornalista Santori scriveva "... Detrattori sospettano che possa celarsi un tentativo di indottrinamento filosofico o religioso".
In quella occasione Cesare Bori intervistato dichiarava "… che forse l’intervista fatta tempo fa è stata fraintesa… questo è un corso di etica laica e meditazione… " e il suo progetto iniziale, di analizzare i testi classici e trasmettere ai ragazzi il principio che la conoscenza rende liberi, andrà avanti.
I detenuti che vi partecipano, di nazionalità e di credo diversi, assicurano che non si cela nessun indottrinamento.
Conoscere la filosofia e i testi classici, compararli, commentarli, può solo migliorare la persona. Si fa conoscenza dei filosofi, di scrittori e poeti; si medita su poesie andaluse, favole per bambini. I partecipanti sono veramente felici e sereni di avere questo spazio.
La perdita del caro Bori ci ha lasciato un vuoto tremendo; come se avessimo perso un punto di riferimento, ma nello stesso tempo, averlo conosciuto ha cambiato il modo di vedere la vita, affrontare i problemi. Per ogni cosa aveva la soluzione, e nei discorsi e sui punti di vista opposti sapeva sempre chiudere il cerchio. È stato fino all’ultimo spiritoso e coerente nei suoi pensieri, un uomo di pace.
Il suo progetto Fabian va comunque avanti. Gli incontri hanno luogo ogni venerdì pomeriggio.
Benefici della meditazione
Articolo scritto da Nicola Rabbi Martedì 4 Dicembre 2012
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