L’Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche ha pubblicato il “Rapporto 2010 sulle dipendenze in area metropolitana” il quale contiene il quadro epidemiologico, le caratteristiche dei tossicodipendenti e alcolisti e l'attività dei servizi.
Lo studio compiuto dall'Osservatorio analizza sotto il profilo socioculturale ma anche economico il consumo problematico di sostanze illegali e legali, anche prendendo in considerazione i dati sugli studi compiuti negli ultimi dieci anni nell'area metropolitana di Bologna con alcune interviste fatte ad operatori di strutture pubbliche e del privato sociale.
Il quadro vede Bologna collocarsi nella media delle città metropolitane italiane, forse rendendo necessario rivedere lo stereotipo di Bologna come centro nevralgico dei consumi e delle sottoculture legate alle sostanze.
In particolare, analizzando il sistema dei servizi sociali e sanitari pubblici e privati si è riscontrata una "fase di maturità" per quanto riguarda le droghe tradizionali, avendo riportato grandi successi nella lotta all’AIDS ed alle overdose e nella ritenzione in trattamento (tanto che si registra un significativo e positivo invecchiamento dell’età media degli utenti nei servizi), mentre sembra ancora alla ricerca degli strumenti più efficaci con le cosiddette “nuove utenze”, soprattutto quelle giovanili.
Nell'uso di sostanze illegali si è riscontrata una diminuzione del numero dei decessi per overdose mentre aumenta il numero di consumatori problematici di stupefacenti (stabile l’eroina, aumenta l’uso di sola cocaina); per quanto riguarda invece l'uso di sostanze legali, rispetto agli anni precedenti, aumenta la stima del numero di soggetti con consumo problematico di alcol, soprattutto tra i residenti, gli stranieri e le donne.
Nel rapporto tra gli stranieri e l'uso di sostanze psicoattive, nel periodo che va dal 2004 al 2010 sono stati contattati 2206 stranieri con consumo problematico di sostanze illegali, 2016 con consumo problematico di alcol e 115 con abuso di soli farmaci.
Dal punto di vista della percezione dei rischi per la salute si è denotato come probabilmente esiste una maggiore consapevolezza del diritto alla salute per la dipendenza da alcol sia nella popolazione italiana che in quella straniera se, a fronte di consumi in calo, aumenta il numero delle persone in cura.
Il rapporto.
Sono inoltre disponibili on line sul sito dell’Osservatorio tabelle dati dettagliate e la mappa dei servizi pubblici e privati per le dipendenze in area metropolitana.
Per informazioni
UOS Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche DSM-DP, Azienda USL di Bologna,
Via S. Isaia, 94/A
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