Sono attivi dall'ottobre 2008 e rappresentano la porta unitaria di accesso per i cittadini al sistema dei servizi e delle risorse del territorio in campo sociale e sociosanitario. Presenti nei nove Quartieri cittadini sono aperti nelle giornate di martedì e giovedì dalle 8,15 alle 17,30. La loro funzione è quella di informare e orientare i cittadini, avviare i percorsi di eventuale presa in carico da parte del sistema dei servizi sociali, fungere da osservatorio dell'andamento della domanda sociale in città, contribuire alle attività di promozione sociale nel proprio territorio. Un compito certamente non facile, soprattutto nei confronti delle situazioni più articolate, dove il bisogno dell'utente si manifesta tra incertezze e complessità, spesso non facilmente decodificabile nell'ambito di un colloquio ad uno sportello o, magari, telefonico. Per affrontare meglio questa complessità gli sportelli di Bologna stanno organizzando anche una presenza regolare di un assistente sociale allo sportello in modo che il livello informativo e quello di raccolta di maggiori elementi per una eventuale presa in carico possano meglio intrecciarsi.
Dal 2008 ad oggi sono stati circa 100 mila i contatti agli sportelli e oltre 1 milione e mezzo le pagine visitate nel sito degli sportelli sociali che oltre a varie rubriche offre una banca dati sui servizi con oltre 130 schede tematiche interrogabili sia per target di utenza (anziani, disabili, minori...) che per tipologia di servizio (residenziali, domiciliari, informativi, sociosanitari, ...).
Agli sportelli sociali in questi anni c'è stato un accesso soprattutto nella fascia delle persone anziane e a seguire nell'ambito delle famiglie con minori e degli adulti in situazione di disagio sociale, target quest'ultimo in crescita negli ultimi due/tre anni ma che cambia anche composizione sociale intrecciandosi con tutte quelle situazioni di difficoltà (reddito, abitazione) che l'era della crisi porta con sé e che sottolineano anche aspetti di inadeguatezza della attuale rete dei servizi ad affrontare queste nuove dinamiche. Le persone disabili accedono in maniera relativa allo sportello, ma questo anche in funzione della presenza ormai da oltre un decennio di una articolata gamma di servizi informativi on line molto utilizzati, avviati dal precedente sportello comunale Informahandicap CRH.
Il target immigrati accede per i problemi specifici di questa fascia di persone (arrivo in città, abitare, lavoro, pratiche amministrative, pratiche sanitarie) allo sportello specializzato dell'Azienda per i servizi alla persona Poveri vergognosi, emanazione del Comune.
Circa i bisogni manifestati dalle persone agli sportelli quello economico è il prevalente, anche se di sovente dietro alla richieste economica si celano anche altre complesse problematiche, seguito dalle necessità di cura (anziani, disagio nelle famiglie), l'ascolto, l'orientamento e informazione sui servizi, le esigenze relative all'abitare. Gli utenti sono per 2/3 italiani e il rimanente di altre nazioni, con prevalenza di extracomunitari. La persona che ha direttamente una necessità accede nei 2/3 dei casi, mentre nel terzo rimanente sono famigliari o conoscenti a chiedere informazioni.
Lavorano per i 10 sportelli sociali, per parte del loro orario, circa una cinquantina di persone con profilo amministrativo impegnati nelle realtà dei servizi sociali territoriali di quartiere, una assistente sociale funge da coordinatore del servizio stesso. Un gruppo di lavoro di collegamento si riunisce a cadenza bimestrale. Le attività informative, comunicative e di documentazione (supportate anche da BandieraGialla) sono garantite da una apposita redazione attiva presso l'Ufficio di piano del Dipartimento benessere di comunità. Il sistema degli sportelli sociali non si limita ad "aspettare" gli utenti allo sportello, ma li informa regolarmente con due servizi di newsletter gratuiti: quella dello Sportello sociale con cadenza mensile e quella dedicata all'ambito della disabilità che esce ogni due mesi. Complessivamente le due newsletter hanno oltre 4300 abbonati.
Parallelamente agli sportelli sociali restano comunque attivi in città altri sportelli di interesse sociale come lo Sportello Informafamiglia del Centro per le famiglie, lo Sportello del Servizio sociale e bassa soglia per i senza dimora non residenti, lo Sportello per Immigrati e richiedenti asilo dell'Asp Poveri vergognosi, lo Sportello del CAAD-Centro per l'adattamento domestico per anziani e disabili. Tutti questi sportelli nel 2012 hanno avuto complessivamente un numero di contatti pari a quello degli sportelli sociali a testimonianza di una domanda informativa e di orientamento sociale complessa ed articolata, con tutto quanto ovviamente di positivo e meno c'è in questo dato.
Gli sportelli del Comune di Bologna fanno parte di una rete più vasta di carattere regionale di circa 300 sportelli attivi in tutte le provincia e di cui recentemente la Regione ha messo on line una banca dati consultabile nel sito dell'Urp della Regione.
Chi è interessato ad approfondire il tema degli sportelli può consultare:
- il Rapporto annuale della redazione
- la sezione del sito che raccoglie numerosa documentazione sugli sportelli sociali consultabili quasi tutti on line (articoli, ricerche, monografie)
- il video sugli sportelli sociali del Comune di Bologna
(fonte redazione sportello sociale Comune di Bologna)