Sarà presentato sabato 12 aprile alle 17.30 all'Auditorium Sala Biagi (Sala Borsa), nell'ambito de La Scienza in Piazza, il progetto Zanardi Bio-Social. Promosso dalle associazioni Eta Beta, Biodivercity, Mondo Donna insieme a ResCUE-AB - Centro Studi e Ricerche in Agricoltura Urbana e Biodiversità dell’Università di Bologna e a una vasta rete di attori del territorio, Bio-social è uno dei nodi progettuali della rete Case Zanardi, nata a seguito del bando indetto dal Comune di Bologna e dall'Istituzione per l'Inclusione sociale don Paolo Serra Zanetti per rispondere alle nuove forme di povertà scaturite dall'attuale crisi.
Prendendo ispirazione dai "negozi Zanardi" istituiti nel 1914 dal primo sindaco socialista di Bologna per offrire generi di prima necessità alla popolazione sfinita dalla guerra, le Case Zanardi (nove in tutto) sono spazi reali diffusi nei quartieri della città dove persone e famiglie in difficoltà economiche possono accedere a empori della solidarietà, luoghi di scambio di beni, servizi, informazioni e competenze; laboratori di riuso e riciclo, orti e vivai urbani, percorsi di formazione e orientamento, tirocini e inserimenti lavorativi. Tutto questo grazie al lavoro di rete condotto da soggetti pubblici e privati della città, che hanno seguito passo dopo passo lo sviluppo dei progetti, dall'ideazione alla fase di attuazione.
Bio-Social, in particolare, si propone di valorizzare Zona Roveri, uno spazio periferico della città ad alto rischio di degrado coinvolgendo attivamente le fasce deboli della popolazione in percorsi mirati e individuali di transizione al lavoro e all’auto-imprenditorialità. Ma il progetto ha anche un'altra ambizione e cioè quella di promuovere tra i cittadini stili di vita e di consumo sostenibili e solidali, basati sui principi della riduzione dello spreco e del riuso, sul rispetto dell'ambiente e degli altri.
Per fare questo Zanardi Bio-Social realizza una filiera corta solidale che parte dalla coltivazione - con la creazione dell'Orto Circuito, uno spazio ortivo multifunzionale - passando per la produzione, grazie alla “Cucina.ECO.nomica”, basata su un ciclo produttivo che "dal seme arriva in tavola", per arrivare alla distribuzione, affidata al catering multietnico “Altre Terre” che offre a donne immigrate l’opportunità di avviare un’impresa valorizzando le tradizioni alimentari dei propri paesi d’origine.
"Progetti di agricoltura ed ecologia urbana a Bologna" è il titolo dell'incontro del 12 aprile promosso ReSCUE-AB, nell’ambito del progetto europeo LLP HORTIS – HORTICULTURE IN TOWNS FOR INCLUSION AND SOCIALISATION. I protagonisti dell'iniziativa sono gli attori istituzionali e sociali che in città rappresentano un attivo network sull’agricoltura urbana, intesa come strumento di produzione ma anche come motore di partecipazione e socialità.
Coltivare prodotti e socialità: Zanardi Bio-Social partecipa a La Scienza in Piazza
Articolo scritto da rossella_vigneri Martedì 8 Aprile 2014
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